Hola soy Moliere, un perro en la red.
Mi raza es Golden Retriever, aunque no le paro a eso porque perro es perro.
Soy humanista y de izquierdas, por lo que se me puede catalogar como revolucionario y anti imperialista. Tengo un gran olfato político, lo que me ha consagrado como analista y generador de escenarios predictivos. Como soy perro, entro a todos lados como perro por su casa...
...esto si que me ha dado algunas ventajas comparativas. He creado un Blog porque la gente desconoce el punto de vista perruno, no saben que opinamos de la política, del arte y la farándula, de la ciencia y la cultura, desconocen cuales son las cosas que nos hacen reír o entristecer. Si señor, de ahora en adelante... hay un perro en la red.
Fiorella Mannoia - Caffe' Nero Bollente. ======================================== = Ammazzo il tempo bevendo caffe' nero bollente in questo nido scaldato gia' dal sole paziente ma tu che smetti alle tre poi torni a casa da me tu che non senti piu' niente mi avveleni la mente
Un filo azzurro di luce scappa dalle serrande e cerco invano qualcosa da inventare in mutande un'automobile passa e una mosca vola bassa mi ronza gira gira ma sbaglio la mira
Vorrei cercare qualche cosa da fare fuori e camminare senza orgoglio darsi a un rubacuori Ma io come Giuda so vendermi nuda la strada conosco attirarti nel bosco attirarti nel bosco attirarti
Voci di strada all'orecchio tutto è poco eccitante in questo inverno colore caffe' nero bollente ammazzo il tempo cosi' ma scappero' via di qui da questa casa galera che mi fa prigioniera Con gli occhi chiusi a mille miglia per conto mio odio la sveglia che mi sveglia oh mio Dio
Ma io come Giuda so vendermi nuda da sola sul letto mi abbraccio mi cucco malinconico digiuno senza nessuno Io non ho bisogno di te perchè io non ho bisogno di te io non ho bisogno di te perchè io non ho bisogno delle tue mani mi basto sola
E ammazzo il tempo bevendo caffe' nero bollente in questo nido scaldato ormai da un sole paziente che brucia dentro di me che è forte come il caffe' un pomeriggio cosi' oh no non voglio star qui
E poi mi fermo per guardarmi un istante le smagliature della vita sono tante Un ballo in cucina e sono ancora bambina un pranzo da sposa e buttero' giu' qualcosa e questa voglia che non passa mentre dentro bussa
Lucio Dalla, nacido en Bolonia el 4 de marzo de 1943 es un cantautor italiano cuya carrera se prolonga ya durante más de cuarenta años. Excepcional clarinetista y dotado tecladista, es emblemático su desinterés por la guitarra, desinterés que lo convierte en un ejemplar extraño comparado con el cantautor clásico.
Su carrera comienza siendo muy joven, como clarinetista en un grupo de jazz romano del que forman parte, también, Fabrizio Zampa y Massimo Catalano. Es descubierto por Gino Paoli, que lo convence para iniciar su carrera como solista. Su debut resulta polémico, y en múltiples ocasiones le lanzan objetos al escenario debido a sus propuestas audaces para la época y a su look transgresivo. En cualquier caso, la provocación forma parte del estilo de Dalla. Su primer álbum, titulado 1999 alterna piezas de carácter extravagante y escaso valor musical con pequeñas joyas, como Tutto il male del mondo, la canción más elaborada musicalmente de este trabajo.
El estilo poético de Dalla como letrista es, en varios aspectos, antitético al de los cantautores convencionales, sin pretensiones de erudición ni de formalismo, jugando a veces con alegría y a veces con inquietud con la lengua cotidiana.
La fascinación por el mar, que llegará a cumbres casi freudianas en la magnífica Nun parlà; el gusto por el cultivo de una afectividad aún adolescente (Stella di mare o Futura); los desconcertantes pasos de lo dramático a lo cómico son algunas de las características de sus letras, a la vez que sus músicas resultan cada vez más cantables y fascinantes.
Durante al menos diez años, Dalla pone de acuerdo a público y crítica como quizás tan solo Battiato había sido capaz de hacer. Varios cantautores de la generación posterior son explícitos deudores suyos (Carboni, Bersani, Grignani, Antonacci... colaboraciones con De Gregori, y ecos de Dalla en Rossi, Fornaciari y Ligabue).
Lucio Dalla - L'Anno Che Verrà (L.Dalla) ---------------------------------------------- Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' e siccome sono molto lontano più forte ti scriverò Da quando sei partito c'è una grossa novità l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va
Si esce poco la sera compreso quando è festa e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra E si sta senza parlare per intere settimane e a quelli che hanno niente da dire del tempo ne rimane
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno ogni Cristo scenderà dalla croce e anche gli uccelli faranno ritorno
Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno anche i muti potranno parlare mentre i sordi già lo fanno E si farà l'amore ognuno come gli va anche i preti potranno sposarsi ma soltanto a una certa età E senza grandi disturbi qualcuno sparirà saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni età
Vedi, caro amico cosa ti scrivo e ti dico e come sono contento di essere qui in questo momento Vedi, vedi, vedi, vedi vedi, caro amico cosa bisogna inventare per poter riderci sopra per continuare a sperare E se quest'anno poi passasse in un istante vedi, amico mio come diventa importante che in quest'istante ci sia anch'io
L'anno che sta arrivando fra un anno passerà io mi sto preparando è questa la novità...